17 febbraio 2005

I 40 anni di carriera di Giorgio Montorio

40 anni di carriera di Giorgio Montorio

Su un intervista pubblicata su Ink, avevo letto che il primo lavoro pubblicato a Giorgio Montorio, era una storia apparsa su Albo Romanzo Vamp nel lontano 1965. Io possedevo molti numeri di questa collezione pubblicata da Gino Sansoni e tra questi molti erano stati disegnati proprio da Giorgio, mi mancava però quel primo numero. Dopo alcuni anni riuscii a trovare una ristampa di quell’albo e me lo feci dedicare e autografare dal disegnatore. Giorgio mi spiegò, che neanche lui possedeva l’albo originale di quel suo primo lavoro e mentre me lo spiegava, notai in lui un certo rammarico. Diversi anni dopo, precisamente nel gennaio 2005, acquistai un intera collezione di Albo Romanzo Vampe naturalmente fra gli albi c’era anche il n. 25 “Vendetta di sangue” (controllare numero e titolo), il primo albo disegnato da Montorio.

Da un paio di anni, insieme ad alcuni cari amici organizzavamo vari pranzi (tra la Toscana, l’Emilia e il Veneto), un modo per ritrovarsi e stare una giornata insieme. Per il giorno 13 febbraio del 2005, era stato organizzato un pranzo in una trattoria vicino a Cremona, locale famoso per i suoi carrelli di arrosti e bolliti misti. Pochi giorni prima del nostro incontro tirai fuori dalla mia collezione il n. 23, perché avevo intenzione di farmelo autografare, ma sfogliando l’albo mi accorsi che era stato pubblicato nel febbraio del 1965, esattamente 40 anni prima del nostro incontro. Appena mi accorsi di questo, cambiai idea e decisi di regalare quell’albo a Giorgio. Telefonai immediatamente a Lorenzo Altariva e insieme decidemmo di trasformare il pranzo in una piccola festa a sorpresa, per i 40 anni di carriera di un grande amico. Ci ritrovammo a casa di Giorgio e Lorenzo, lo avvisò del fatto che quel giorno avremmo festeggiato un 40° a sorpresa. Tra i partecipanti al pranzo molti avevamo un età vicino ai 40 anni, quindi la cosa non fece minimamente insospettire Montorio.

Ogni tanto Giorgio, si avvicinava a Lorenzo e gli chiedeva di rivelargli il nome del festeggiato, ma Lorenzo gli rispondeva dicendogli che si sarebbe scoperto solo a fine pranzo. Gli chiedemmo se fosse possibile omaggiare il festeggiato di un suo “disegno al vino”, una tecnica che Giorgio aveva inventato durante un pranzo del Diabolik Club e che aveva riscosso un gran successo.

Montorio si scusò del fatto che non avesse portato con se l’occorrente per disegnare, ma promise che avrebbe realizzato un disegno nei giorni successivi. Lorenzo lo tranquillizzò dicendogli che poteva farlo con tutta calma, tanto non c’era fretta.

Il pranzo andò avanti per ore (Montorio oltre ad essere un gran disegnatore era un ottima forchetta) e al momento del dolce, arrivò una porzione con le candele accese con la scritta 40. Il cameriere appoggiò il piatto con le candeline davanti a Giorgio, lui sorridendo ringraziò ma fece notare al cameriere che lui aveva qualche anno in più di 40 anni. A quel punto la saletta scoppiò in un fragoroso appaluso, i calici si alzarono e si unirono in un brindisi spontaneo a Giorgio.

Gli consegnai il pacchettino che conteneva il famoso albetto e solo dopo averlo aperto e letto il bigliettino, si rese conto che erano davvero passati 40 anni.

Finì di leggere il bigliettino d’auguri e rivolgendosi alla moglie disse: “Leggi qua, cosa pensano di me queste persone”. Furono le ultime parole prima di scoppiare in un pianto a dirotto. Era talmente emozionato da non riuscire a frenare il suo pianto, cercò di nascondersi mettendo la faccia dentro al tovagliolo ma continuava a singhiozzare. Una emozione così forte che prese anche tutti noi di sorpresa e per pochi attimi rimanemmo tutti imbarazzati. Quando Giorgio si riprese, si scuso con tutti, ma gli dicemmo che aveva niente di che scusarsi. Scattammo diverse foto, tutti volevamo avere un ricordo di una domenica che da un normale ritrovo tra amici, si era trasformata in una meritata festa per i 40 anni di carriera di una persona davvero speciale.

La grandezza del disegnatore la conoscevamo, lo spessore della persona idem, ma quella forte emozione ci rivelò un'altra sfaccettatura del carattere del grande Giorgio Montorio.

 

13 febbraio 2005, Trattoria “La Resca”, Strada Statale 10, n. 7 Vescovato (Cremona).

Partecipanti (Giorgio Montorio, la moglie, il fido Roberto Bonadimani, Lorenzo Altariva, Roberto Roli, Cristian Miani, Fabrizio Sbano con sua mogliie, sua suocera e suocero, Marco Danti, Alberto Caroscio e Andrea Agati).